La ricostruzione
Durante la 2 guerra mondiale vennero requisite per scopi bellici tutte le navi, la maggior parte delle quali di alta classe, che entrarono a far parte del naviglio ausiliario dello Stato con equipaggi militarizzati.
L’80% del personale navigante venne richiamato alle armi ed il resto degli equipaggi rimase a bordo delle navi in servizio di guerra.
Innumerevoli furono le operazioni belliche alle quali parteciparono le unità dell’Adriatica e molti gli atti di eroismo compiuti dagli equipaggi.
Fra il personale dello Stato Maggiore furono 56 i caduti e 23 fra quello avventizio; ben 328 tra la Bassa Forza.
A naviganti ed amministrativi dell’Adriatica vennero conferite numerose decorazioni al valore: 6 medaglie d’argento – 38 medaglie di bronzo – 98 croci di guerra.
All’indomani della guerra, la flotta dell’Adriatica si era ridotta a tre sole navi; sospesi i servizi con la Dalmazia, l’Albania, le isole del Dodecaneso e i porti nel Mar Nero, l’Adriatica ripristinò gradualmente le restanti linee procedendo nel contempo alla ricostruzione della flotta attraverso recuperi, rinnovamenti, acquisti e nuove costruzioni.
Fu l’entrata in linea della nuova Esperia, nel 1949, a segnare l’inizio della rinascita della Società e di una nuova generazione di navi destinate a distinguersi nel mediterraneo ed a portare lustro e sostegno alla marineria nazionale della ripresa economica.
A seguire le gallerie fotografiche delle Navi
Buona visione!